domenica 20 ottobre 2013

Estratto: "La meccanica del cuore" di Mathias Malzieu

Quello che vi propongo oggi è un breve estratto tratto dal libro "La meccanica del cuore" di Mathias Malzieu, uno dei passi che mi è capitato di segnare mentre lo leggevo, uno dei più significativi, a mio parere.
Un breve dialogo tra il signor Méliès e il piccolo Jack, in cui l'uomo prova ad esortare il ragazzino a  lasciarsi andare ai sentimenti, ad essere imprudente e a non vivere con la costante paura di soffrire.
Insomma ci mette di fronte al'eterno quesito: è meglio amare e soffrire o non soffrire, ma non amare mai?
A voi la risposta.

...Georges Méliès scuote la testa lisciandosi i baffi. 
Cerca le parole come un chirurgo sceglierebbe gli strumenti. 
-“Se hai paura di farti male, aumenti le probabilità di fartene sul serio. Guarda i funamboli: secondo te, quando camminano sulla corda tesa pensano che potrebbero cadere? No, accettano il rischio, e assaporano il gusto che procura scampare al pericolo. Se passi la vita cercando di non romperti niente, ti annoierai tantissimo, credimi... Non conosco nulla di più divertente dell’imprudenza! Guardati! Dico‘imprudenza’ e ti si illuminano gli occhi! Ah! Ah! Quando a quattordici anni si decide di attraversare l’Europa per una ragazza, vuol dire che si propende seriamente per l’imprudenza, o sbaglio?” 
-“Sì, sì... Ma lei non avrebbe qualcosa per irrobustire un po’ il mio cuore?” 
-“Ma certo... Ascoltami bene, sei pronto? Ascoltami con molta attenzione: l’unica cosa, come dici tu, che ti permetterà di sedurre la donna dei tuoi sogni è proprio il tuo cuore. Non quello a forma di orologio che ti hanno aggiunto alla nascita. Parlo di quello vero, quello che sta sotto, fatto di carne e sangue, quello che palpita. È con quello che devi lavorare. Dimentica i tuoi problemi di meccanica, così li renderai meno importanti. Sii imprudente e soprattutto dona, dona te stesso senza pensare!”




3 commenti:

  1. Un libro davvero delizioso che ho letto giusto qualche giorno fa.
    L'estratto è il passaggio che più mi ha conquistata :)

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  2. Georges Méliès è la figura più affascinante di questo libro. Se fossi l'autore scriverei di questo personaggio.

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  3. @Marina: si è affascinante, ma essendo lui un personaggio reale ci sarebbe poco campo in cui fantasticare. Probabilmente lo ha inserito in questo racconto proprio per donargli quel fascino in più, e per farcela vivere come una storia reale, come se ci stesse narrando una storia vera.

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