martedì 16 dicembre 2014

Recensione: "La principessa dei desideri" di Alessio Sgrò

Titolo: La principessa dei desideri
Autore: Alessio Sgrò
Editore: Auto-pubblicato
Data di pubblicazione: 30 novembre 2012
Copertina e illustrazioni interne: Sumiti Collina
Pagine:18
Prezzo: 0,00 (ebook)

Trama:
Il sogno di un principe di incontrare la donna dei suoi desideri sta per diventare realtà. 
Con l'aiuto di una vecchia fattucchiera egli riuscirà finalmente a coronare il suo sogno d'amore, ma niente è come sembra e forse alcuni desideri sono destinati a restare tali...

Recensione:
Poche pagine per questo ebook illustrato che si rivolge al pubblico dei più piccini o almeno così sembrerebbe dato le poche pretese con cui il racconto viene narrato.
Non ci sono nomi, non vengono descritte ambientazioni e luoghi né le fattezze dei protagonisti.
Tutto si riduce, purtroppo, al racconto del semplice fatterello, che viene sbrigato in modo estremamente frettoloso.
Non c'è attesa, non c'è mistero, non c'è sentimento.
Non ci viene dato il tempo di affezionarci ai personaggi, di provare simpatia per i buoni e antipatia per i cattivi.
Il principe appare un arrogante che cerca la donna perfetta, senza mai soffermarsi a chiedersi se sarebbe davvero degno di cotanta perfezione.
La fattucchiera è una donna vecchia e brutta che cerca in modo scorretto di avere quello che non avrebbe potuto mai avere altrimenti.
Tutto qui. Di loro, del luogo in cui si svolge la storia, non sappiamo altro.
E se la giustificazione a tutta questa trascuratezza fosse la frase "dai su, non fare la pignola, si tratta di una favola per bambini" non sarebbe assolutamente accettabile.
Anche, e forse soprattutto, per le letture dedicate ai più piccoli certe descrizioni sarebbero necessarie e auspicabili per stimolare in loro la fantasia.
I bambini sono piccoli, ma non sono certo stupidi (e dovremmo fare di tutto anche per evitare che lo diventino), smettiamola quindi di trattarli come tali!
Perché riservare loro favole demenziali anziché scrivere qualcosa che li aiuti a riflettere, e a ragionare?
Nota positiva di questo ebook sono le illustrazioni di Sumiti Collina, davvero carine, hanno dato un valore ad un libro che altrimenti non ne avrebbe avuto alcuno.

Considerazioni:
Un vero peccato perché l'idea iniziale poteva dar vita ad una fiaba davvero carina.
Un principe che desidera una compagna perfetta, priva di difetti, e che dovrà arrendersi all'evidenza che la perfezione non esiste.
E questa sarebbe stata una morale davvero eccellente, se non fosse che in questa, come in tante altre fiabe, interviene la magia che risolve l'impossibile.
Nulla da dire certo, se in una fiaba ci deve essere la magia, ben venga, i bambini hanno il diritto di sognare, ma la morale in questa storia qual è? Nelle fiabe dovrebbe sempre essercene una!
E qui, volendoci ragionare sopra, potrebbero leggersi due versioni distinte.
Una versione, che più che morale sarebbe da definire "amorale", in cui praticamente ci viene detto che, se non siamo perfette in tutto e per tutto, non troveremo mai l'amore, perché solo quel genere di donna è desiderabile, mentre, se sei bruttina puoi essere comodamente gettata nel fuoco.
D'altra parte ci può anche essere una seconda lettura, nella quale ci viene detto che la perfezione non esiste, in quanto in fin dei conti, effettivamente nella storia la donna perfetta non esisteva, ma era solo il frutto di una magia.
Ma dubito che delle bambine piccole coglierebbero questa seconda sfumata versione, quando la prima è servita loro, per tutta la lettura, su un piatto d'argento (per dirla tutta più che servita è direttamente sbattuta in faccia).
La teoria del "non sempre ciò che è brutto è cattivo e non sempre ciò che è bello è buono", che viene accennata ad un certo punto della storia, lascia il tempo che trova, al momento in cui, alla fine della fiera, la vecchia fattucchiera di fatto era brutta e cattiva e la ragazza dei desideri era bella e buona.
E poi, diciamolo chiaramente, sulla questione del "tutto ciò che è bello è buono" non si può dire altro se non che sia una grande cavolata!
Persino in natura, spesso, i fiori più belli sono velenosi, i funghi più colorati sono tossici, e gli animali più affascinanti sono pericolosi.
E, molto spesso, sono le persone meno attraenti a rivelare l'animo più gentile, perché più propensi a dedicare il loro tempo ad altro, piuttosto che alla mera contemplazione di se stessi.

il mio voto per questo libro

4 commenti:

  1. Bellissima recensione, devo dire che hai assolutamente ragione! La ma delusione quando ho letto questo libro era indefinita, ma tu sei riuscita a spiegare benissimo che cosa mi aveva infastidito tanto in questo racconto! Hai detto bene, la superficialità non può essere giustificata dal target infantile del racconto... come dice Lewis, i libri degni di essere letti da bambini sono quelli degni di essere letti da grandi! :D

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  2. Oh mamma! Penso che starò alla larga da questo libro. Poteva essere un'idea carina, ma sembra faccia acqua da tutte le parti. Sono d'accordo con te: non si può essere trascurati soltanto perché tanto i lettori sono bambini. No, al contrario bisogna avere più attenzioni. Descrizioni semplici, ma descrizioni e messaggi chiari e ricchi. I bambini sono spugne: recepiscono tutto e sono anche molto critici.

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  3. Sono l'autore della "Principessa dei desideri" mi dispiace che la fiaba non sia piaciuta, ma per fortuna ci sono molte altre persone che l'hanno adorata. Comunque ogni recensione, negativa o positiva, va accettata per quello che è, un giudizio personale. Spero che in futuro possa cambiare idea sui miei racconti. Grazie

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    Risposte
    1. Salve Alessio!
      Certamente questo è solo il mio parere.
      Mai mi sono permessa di sconsigliare categoricamente un libro a qualcuno, anzi, se un libro non mi ha convinta mi piace prestarlo a qualcuno perché amo il confronto.
      Ci tengo a precisare che non mi sono fatta nessuna idea, né positiva, né negativa sui suoi racconti. Ho letto solo questo e solo questo posso permettermi di giudicare.

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