Salve avventori,
il 13 ottobre è uscito il secondo volume della serie di romanzi gialli ideati da Nancy Springer, aventi come protagonista Enola Holmes, l'immaginaria sorella di Sherlock.
E per l'occasione, assieme ad altre amiche bookblogger, abbiamo inaugurato nuovamente il review party dedicato che, come da programma, terminerà domani.
Non perdetevi nessun appuntamento!
E ora, bando alle ciance, ecco qui la mia recensione di questo nuovo scoppiettante capitolo.
Titolo: Enola Holmes. Il caso della dama sinistra
Autore: Nancy Springer
Editore: DeA Planeta Libri
Data di pubblicazione: 13 ottobre 2020
Pagine: 238
Prezzo: 14,90 €
Trama:
Sfuggire al detective più brillante del mondo sembrerebbe un'impresa persa in partenza: nessuno ha abbastanza arguzia per superare Sherlock Holmes... nessuno tranne sua sorella Enola. Che infatti non ha la minima intenzione di farsi rinchiudere in casa per diventare una signorina a modo, come vorrebbero Sherlock e Mycroft.
Del resto, Enola se la cava benissimo da sola. E adesso che ha iniziato a lavorare presso lo studio del dottor Ragostin, illustre, seppur fittizio, detective di Londra, sa di aver trovato la sua strada.
È proprio qui che per la prima volta sente parlare di lady Cecily. Bellissima e corteggiatissima giovane che, dal giorno alla notte, svanisce misteriosamente nel nulla. Che si tratti di fuga d'amore? O peggio... di omicidio?
Le tracce sono indecifrabili, le strade di Londra insicure, Scotland Yard brancola nel buio. Enola però non si perde d'animo: è pronta a prendere in mano le indagini e infrangere tutte le regole, pur di risolvere il caso. Sempre che questo non la trasformi nella prossima vittima...
Recensione:
Avevamo lasciato la nostra Enola nella città di Londra, pronta a progettare il suo nuovo futuro. Dopo aver risolto il caso della scomparsa del giovane marchese di Tewksbury, e aver ricevuto vaghe notizie sulla seconda vita della madre Eudoria, la ragazzina ora è pronta ad iniziare la carriera da perditoriana scientifica, che altro non sarebbe se non un modo arcaico per indicare chi trova, seguendo rigorosamente un metodo analitico e razionale, ciò che è perduto... in altre parole un'investigatrice privata.
Per realizzare il suo ambizioso progetto, la piccola di casa Holmes si vede costretta a fingersi Ivy Meshle, l'appariscente segretaria assunta nello studio dell'esperto Leslie Ragostin, specializzato in sparizioni, almeno sulla carta. Perché nella realtà il dottor Ragostin non esiste, se non nell'immaginazione dell'astuta Enola.
Ma questo non è l'unico travestimento da lei adoperato: nel corso delle notti, la quattordicenne, bramosa di libertà e avventura, ed animata dalla voglia di rendersi utile, si trasforma nella "sorella delle strade" che si aggira, con il suo abito nero ed il velo, per le viuzze colme di disperazione dell'East End, pronta a fornire cibo, coperte, aiuto e conforto ai mendicanti e agli straccioni di quei quartieri bui e malfamati.
Ed è proprio in una di quelle notti che la nostra Enola si imbatte in un losco figuro che, senza nessun motivo apparente, la segue di soppiatto e la aggredisce di spalle, tentando di strangolarla, per mezzo di una rudimentale garrota.
Se ero abituata al dolore fisico – da bambina ero caduta abbastanza spesso dalla bicicletta, da cavallo, dagli alberi – non lo ero affatto a essere ferita da un altro essere umano in maniera così gratuita.
Non era solo il mal di gola a impedirmi di ingoiare le zuppe e le gelatine offertemi dalla signora Tupper. Era la cattiveria insita in ciò che mi era accaduto a farmi stare male.
La cattiveria e la scorrettezza… no, scorrettezza era troppo poco.
Era una… una malvagità a cui non riuscivo ancora a dare un nome.
Chi è questo criminale che è stato ad un passo dall'ucciderla, e ora tenta di seminare orrore e morte nel cuore della capitale?
Come se non bastasse, a questo quesito se ne aggiunge ben presto un altro, quando casualmente la nostra protagonista viene a conoscenza della scomparsa di una ragazza dell'alta società, Lady Cecily, figlia di Sir Eustace Alistair.
Questa può essere la sua grande occasione, il suo primo vero incarico da perditoriana, il modo più appropriato per dimostrare ai fratelli Sherlock e Mycroft che si sbagliano sul suo conto.
Che sia fuggita volontariamente o che sia stata rapita e versi in una situazione di estremo pericolo, non importa: Lady Cecily è lì fuori da qualche parte, e scovare il suo nascondiglio sarà la sua missione segreta.
Per farlo la machiavellica Enola non si risparmierà affatto: tra ingegnosi camuffamenti e veloci cambi d'abito, passaggi segreti, armi nascoste, interrogatori ufficiosi, brillanti intuizioni e fughe rocambolesche, l'aspirante detective arriverà a risolvere il mistero della scomparsa della giovane dama, e non solo quello.
Una trama avvincente e ricca di colpi di scena, un'ambientazione lugubre, oscura ed inospitale, ed una protagonista intelligente, caparbia e ribelle, un vero esempio di emancipazione femminile, ai tempi in cui alle donne era concesso poco o niente.
Un bellissimo modello per le ragazze di oggi, in quanto Enola, pagina dopo pagina, dimostra di sapersela cavare egregiamente, sfruttando appieno le sue doti, l'intuito e le capacità di ragionamento. Lei, grazie al coraggio e alla tenacia, conferma la tesi che le damigelle in pericolo non hanno davvero bisogno di un nobile cavaliere che arrivi a salvarle, perché sono in grado di prendere in mano le redini della loro vita, e decidere da sole del loro futuro.
Ma la storia narrata da Nancy Springer, per quanto geniale, non si riduce solo a questo: è anche la cronaca di un dissidio familiare, con una madre, Eudoria, in fuga ed in cerca della sua libertà; due fratelli, Mycroft e Sherlock, molto diversi ma accomunati dalla forte razionalità, dagli inossidabili preconcetti e dalla prontezza d'ingegno; e la piccola di casa, indipendente e fiera, disposta a tutto pur di seguire le orme della donna che l'ha partorita.
Cosa mi avrebbe detto mia madre se fosse stata qui?
Era del tutto prevedibile: «Te la caverai molto bene da sola, Enola».
Un’affermazione che avevo sempre accolto come una specie di complimento.
Ma quel giorno, con il mal di gola esacerbato dal groppo che vi si era formato, realizzai con un dolore improvviso che volevo… volevo qualcosa. O qualcuno.
Non volevo più essere sola.
Enola, sola, con nessuno al mio fianco. Con nessuno in cui confidare.
Con nessuno che mi consolasse.
E parlando degli Holmes, in questo capitolo, avremo modo di conoscere meglio, oltre alla protagonista, anche Sherlock. Entreremo pian piano nel suo mondo, fatto di strane abitudini e travestimenti, incontreremo il suo fedele amico, John Watson, e avremo pieno accesso al suo cuore, e alle inaspettate emozioni che, la fuga dell'indipendente sorellina, ha scatenato in lui.
Ma questa avventura, fatta di pericoli e misteri, ci renderà anche più consapevoli della fragilità della tosta Enola, così divisa tra la voglia di rivalsa ed il bisogno di non essere più sola, tra il desiderio di riabbracciare la madre e la necessità di dimostrare ai fratelli il proprio valore, tra l'importanza di essere libera e la mancanza di casa.
In conclusione "Enola Holmes. Il caso della dama sinistra" è un libro che si legge tutto d'un fiato, che ti trascina tra le spire della trama, e che ti spinge a parteggiare per quella giovane donna che non vuole altro se non la possibilità di essere pienamente se stessa, senza restrizioni, senza pregiudizi e senza vincoli e catene.
Ringrazio la casa editrice DeA Planeta per avermi fornito una copia del romanzo
il mio voto per questo libro
Devo recuperare ancora il primo, ma sono contenta che anche questo sia bello e che sia uscito a così poca distanza dal primo :)
RispondiEliminaBuone letture
Ciao! Grazie per la recensione. Non ho ancora letto questa serie, e nemmeno visto il film, ma mi incuriosiscono entrambi: secondo te sono adatti anche a una "vecchiona" di 46 anni? Se ti va, passa a trovarmi su http://aperto-per-lavori-in-corso.blogspot.com/ A presto!
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