Buongiorno avventori!
Oggi, con grande piacere, voglio presentarvi il Blogtour di "Timothy Walton e l'Ospedale dei Vampiri" di Manuela Bassetti, un carinissimo racconto per ragazzi.
I protagonisti sono un gruppo di vampiretti, in particolare Timothy Walton, un non morto decisamente atipico rispetto ai suoi coetanei.
Non un racconto horror, ma una divertente storia d'avventura, di cui vi parlerò meglio il 6 novembre in occasione del Review Party.
Ieri, Errekappa Edizioni ci ha parlato dell'autrice, oggi io lascerò nuovamente parola a lei che ci racconterà com'è nata l'idea del libro, e poi sarò io ad illustrarvi, brevemente, la leggenda misteriosa che gravita attorno al cimitero di Highgate, a nord di Londra...
Com'è nata l’idea del libro?
Sin da bambina sono stata una grande divoratrice di libri. Molte storie della mia infanzia erano popolate da creature magiche e misteriose: vampiretti, fantasmini, streghette, elfi, gnomi, fate. Un mondo fantastico capace di tenermi incollata alle pagine per ore ed ore.
Da adulta leggo molti romanzi dalle trame realistiche, ma una parte di me è rimasta affezionata a quell'universo immaginifico, così ricco di fantasia e di fascino. La scelta di esordire con un libro sui vampiri rappresenta innanzitutto un omaggio alle mie letture infantili, perché penso che siano state proprio quelle letture a rendermi un’amante delle pagine scritte per il resto della vita. Inoltre, come psicoterapeuta ritengo che esistano delle profonde analogie tra il regno dell’inconscio e la letteratura fantasy: in entrambe le dimensioni è presente una componente onirica, quasi di sogno, in cui abitano emozioni, memorie, bisogni, desideri. E credo che per i giovani sia importante trovare la strada per raggiungere il proprio mondo interiore. “Timothy Walton e l’Ospedale dei Vampiri” è ambientato a Londra ed è pervaso da atmosfere notturne e misteriose. Questo genere di ambientazione nasce da due mie grandi passioni: l’Inghilterra vittoriana e le opere in stile gotico in tutte le loro declinazioni (libri, film, borghi, castelli…).
Partendo da queste mie passioni personali e prendendo spunto dalla mia esperienza di medico, ho dato vita ad un luogo di pura fantasia, il Vampire Great Hospital, in cui elementi fantasy (le bare-barelle, le caramelle al sangue, le invenzioni magiche del dottor Ralph Keller, i gufi-maggiordomo…) si abbinano ad elementi tratti dalla realtà di tutti i giorni (la sala visite, gli scaffali colmi di medicinali, i ferri chirurgici, i camici bianchi dei dottori…). Per me è stato molto divertente e affascinante esprimere quest’alternanza di fantasia e di realismo non soltanto attraverso la trama del libro, ma anche attraverso le illustrazioni, che ho voluto realizzare a mano libera, utilizzando soltanto la matita e il pastello nero, per riprodurre il più fedelmente possibile le atmosfere misteriose del romanzo. Infine, quando ho deciso di scrivere un libro per i più giovani, mi sono chiesta qual era il messaggio che volevo trasmettere ai miei lettori. E ho subito sentito che volevo scrivere una storia che parlasse di amicizia, coraggio, solidarietà e primi batticuori. In fondo, i miei piccoli vampiri non sono altro che la trasfigurazione in chiave fantasy dei ragazzini di oggi, con i loro primi rossori e innamoramenti, il loro bisogno di sentirsi amati e accettati, il loro desiderio di mettersi alla prova e di scoprire il mondo.
Il mio augurio, come autrice, è che i giovani lettori possano immedesimarsi in Timothy Walton e negli altri buffi vampiretti: per divertirsi, ma anche per apprendere che nessuno ha bisogno di essere perfetto per essere degno d’amore e che tutte le paure possono essere sconfitte, grazie al potere dei legami, in famiglia così come tra gli amici.
La leggenda del cimitero di Highgate
Il cimitero di Highgate è un luogo di sepoltura situato a nord di Londra.
È diviso in due parti, chiamate cimitero oriente e occidente, e al suo interno trovano riposo circa 170.000 persone, sepolte in circa 53.000 tombe.
Il cimitero di Highgate ha conquistato la sua fama sia per la grande notorietà di alcuni nomi che hanno lì sepoltura (tra cui Karl Marx, George Michael, Douglas Adams, e tanti altri...), che per il suo stato di riserva naturale.
La struttura è inoltre iscritta nel Registro dei parchi e giardini di speciale interesse storico in Inghilterra.
La struttura, nella sua forma originaria, fu aperta nel 1839, come parte di un piano di costruzione di sette grandi cimiteri moderni, chiamati "Magnificent Seven”, “I Magnifici Sette”, al di fuori del centro abitato di Londra.
Highgate, come gli altri “Magnificent Seven”, divenne ben presto un luogo alla moda per le sepolture, e l'atteggiamento vittoriano verso la morte portò alla creazione di un patrimonio di tombe ed edifici gotici che spinsero la struttura a diventare una vera e propria meta turistica, e ancora oggi il cimitero costituisce una tappa fondamentale degli itinerari turistici nei pressi di Londra.
Ma veniamo alla famosa leggenda che caratterizza il posto.
Come ogni leggenda che si rispetti, anche questa affonda le sue radici in un passato lontano e ha come punto di partenza un evento reale che ha destato scalpore e, a seguito del quale, sono state poi costruite e ricamate storie e racconti.
Tutto ebbe inizio con la morte e successiva riesumazione del corpo di Elizabeth Siddal, la moglie del famoso pittore preraffaellita Dante Gabriel Rossetti.
La donna venne sepolta nel 1862, e a distanza di sette anni, quando la sua salma venne riesumata, fu trovata perfettamente integra.
Questo evento, decisamente inconsueto, fece serpeggiare la diceria secondo la quale all'interno del cimitero si aggirasse un vampiro, e che il cimitero stesso fosse diventata la sua dimora...
La storia inizialmente non ebbe alcuna risonanza, solo i giornali locali se ne occuparono, fino a che anni dopo, non si verificarono alcune strane aggressioni.
Un primo episodio vede come protagonista una giovane ragazza che venne aggredita nei pressi dell’ingresso ovest di Highgate, da quella che lei stessa definì una figura alta dal volto spettrale.
A distanza di pochi mesi, un contabile londinese fu assalito da una lugubre presenza oscura e spaventosa che fluttuava nell’aria.
E queste sono solo alcune delle storie che hanno dato vita e corpo a quella che è poi diventata la leggenda del vampiro di Highgate.
Che dite?
Aggiungerete questa tappa come meta dei vostri viaggi, quando si potrà nuovamente viaggiare in libertà?
Io sicuramente.
Vi invito a seguire le altre tappe del Blogtour (le trovate indicate nel banner in alto), per continuare a conoscere "Timothy Walton e l'Ospedale dei Vampiri".
Per leggere la mia recensione, invece, vi do appuntamento a venerdì ^__^/
oh ma che bellissimo articolo, non solo per ciò che ha raccontato l'autrice, ma anche per la curiosità sul cimitero che ammetto non conoscevo assolutamente
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