mercoledì 8 settembre 2021

Recensione: “Gli incantevoli giorni di Shirley” di Elisabetta Gnone

Titolo: Gli incantevoli giorni di Shirley
Autore: Elisabetta Gnone
Illustrazioni: Alessia Martusciello, Claudio Prati, Roberta Tedeschi
Editore: Salani
Data di pubblicazione: 2017
Pagine: 261
Prezzo: 14,90 €


Trama:
A Fairy Oak è finalmente giunta la primavera. L'aria profuma di narcisi, di giornate lunghe e di giochi. Ma anche di pioggia. E infatti piove, diluvia, grandina perfino! Per lunghi, interminabili giorni. Menomale che c'è Shirley Poppy a sollevare gli animi dei giovani del villaggio, con un nuovo, intricato mistero. Nascosto nel laboratorio di sua zia, infatti, la giovane e potentissima strega, ha trovato un ricettario molto, molto strano. Non a uova e farina si fa cenno nelle antiche pagine sgualcite, ma a spade di sale, a pezzi di cielo, a cuori di pietra e a un segreto, il Segreto del Bosco.
Decisa a scoprire di cosa si tratta, Shirley coinvolge le gemelle Vaniglia e Pervinca e tutta la Banda del Capitano in una serie di mirabolanti avventure.

Recensione:
Il secondo mistero di Fairy Oak era quello che aspettavo di leggere con maggiore trepidazione.
Dovete sapere, e se avete letto le mie recensioni degli altri capitoli della saga lo sapete già, che Shirley Poppy è uno dei miei personaggi preferiti: così misteriosa, così solitaria, così introversa e così potente.
La streghetta, dai capelli ricci e rossi e gli occhi neri, mi ha conquistata nonostante la Gnone la releghi sempre al ruolo di comparsa.
Ma un personaggio così merita più spazio, immaginate dunque la mia felicità e curiosità nell'iniziare un libro in cui finalmente sarebbe stata lei la grande protagonista!
Gli incantevoli giorni dì Shirley! Dunque, senza dubbio, Shirley ci sarebbe stata e tutto ciò che avrei letto sarebbe stato niente meno che incantevole.

Ora non so sia stato per le mie grandi aspettative, ma questo è stato probabilmente il libro della saga che fin ora mi è piaciuto meno, quello dal quale mi aspettavo molto di più.
Innanzitutto - e mai mi sarei aspettata di ribadirlo anche in questo libro, che porta il suo nome nel titolo - mi aspettavo più Shirley!!!
Ancora una volta la ragazzina appare di rado e quasi sempre da sola, viene poco coinvolta nelle avventure della banda del Capitano e sembra sempre essere un po’ in disparte, mai totalmente inserita nel gruppo.

Di incantevole poi, nell'avventura che vedrà i ragazzini coinvolti, c’è ben poco, ma soprattutto quello che mi è mancato sono stati il contesto e il fatto che l’autrice non ci abbia dato modo di vivere le emozioni e le ansie della piccola Poppy in prima persona.

Shirley trova per caso (non sappiamo come e quando) un misterioso ricettario e si impunta (non sappiamo perché) su una particolare ricetta in cui non vengono contemplati normali ingredienti da cucina, ma oggetti bislacchi da scovare, quasi sia una caccia al tesoro celata da una misteriosa filastrocca incompleta.
La streghetta crede (e ancora una volta non ce ne viene rivelato il motivo) che l’enigma sia qualcosa di molto importante per lei, e vuole fare di tutto per arrivare a capo di quel misterioso rebus di parole.

Ora, se io da lettrice avevo ben capito, e sin da subito, quali risposte cercasse la bimba in quella filastrocca, ciò che mi è davvero mancato è stato conoscere i perché di queste sue convinzioni, e vivere con lei quelle grandi emozioni: dalla speranza nutrita durante la ricerca, alla paura di non trovare gli ingredienti in tempo, al timore di una delusione nello scoprire una realtà diversa da quella immaginata, alla straordinaria felicità della rivelazione.

Ancora adesso mi pare incredibile non aver potuto assistere al segreto del bosco.
Aver fatto - come tutta la banda del Capitano - tutto quell'enorme lavoro per arrivare a capo degli ingredienti misteriosi, e non aver potuto assistere al prodigio.

Ok, probabilmente questo segreto è giusto che resti chiuso al sicuro nel cuore della sua piccola proprietaria, però mi è davvero dispiaciuto che non ci sia stato rivelato molto di più del passato della signora Poppy e di come abbia dovuto dire addio alla sua piccolina 💔


Ringrazio Salani per avermi omaggiato di una copia cartacea di questo libro

il mio voto per questo libro

2 commenti:

  1. Non mi sono ancora avvicinata alla saga di Fairy Oak ma spero di farlo presto, sembra un mondo così bello! Mi dispiace però che questo secondo libro non sia stato all'altezza delle tue aspettative :/

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  2. Della saga di Fairy Oak avevo letto la trilogia delle gemelle ma non sono mai andata avanti. Mi dispiace tantissimo leggere che il libro non ti è piaciuto anche perché era uno di quelli che mi ispirava di più nella saga. Un vero peccato. Bellissima recensione, però! Molto dettagliata ❤️

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