lunedì 4 settembre 2017

Recensione: "L'ombra del Golem" di Éliette Abécassis e Benjamin Lacombe

Titolo: L'ombra del Golem
Titolo originale: L'ombre du Golem
Autore: Éliette Abécassis
Illustratore: Benjamin Lacombe
Editore: Gallucci Editore
Data di pubblicazione: maggio 2017
Pagine: 184
Prezzo: 19,90 € 


Trama:
"Avevo il desiderio sempre più vivo di rivedere quel formidabile Golem, quella creatura incredibile, invenzione del più grande genio di Praga!"
Nel ghetto ebraico di Praga, una ragazzina scopre i poteri del rabbino e assiste alla creazione del Golem, una creatura mostruosa prodotta per difendere gli abitanti dai brutali attacchi dei soldati del Re. La bambina diventa ben presto amica del mostro, in compagnia del quale si sente al sicuro…

Recensione:
"L'ombra del Golem" non è una favola, come apparentemente potrebbe sembrare. Le sue vicende prendono spunto dalla storia, da un'epoca lontana, in cui i fatti, per arrivare fino a noi, spesso sono stati mescolati e infarciti di fantasia, in un misto di realtà e leggenda, verità e immaginazione. 
È proprio questo che rende il libro non solo una lettura incantevole e appassionante, ma anche interessante e affascinante.
Già dalla prima pagina ci viene detto che la storia che ci verrà raccontata ha dell'incredibile e, in effetti, non ci sono altri termini per descrivere le vicende che colpirono Praga nel 1500.
Le persecuzioni ebraiche, il bigottismo della chiesa cattolica che non permetteva la diversità di culto, le pressioni sull'imperatore Rodolfo II affinché sopprimesse qualsiasi altra fede e qualsiasi idea, anche scientifica, che mettesse in qualche modo in discussione il dominio di Dio su tutto l'universo.
Ma questi sono anche gli anni del fervore scientifico, dello studio degli astri, delle leggi dell'universo, e delle ricerche spasmodiche degli alchimisti, da sempre all'inseguimento del sogno dell'elisir di lunga vita e della formula che potesse permettere di ricavare oro dal piombo.
Zelmira, la protagonista di questa storia, cresce in una famiglia di alchimisti, anch'essi alla disperata ricerca della formula esatta, della pozione capace di mutare, non solo materiali umili nel più nobile oro, ma anche il corso della propria sorte.
La donna, ormai anziana, sceglie di aprirci le porte ai suoi ricordi e, affidandosi solo alla carta, alla penna e alla sua impeccabile memoria, mette nero su bianco le vicende che ha vissuto, e di quando, ancora bambina, in una giornata come tante, trascurata dai genitori tutti presi dai loro esperimenti, si incamminò per il ghetto e incontrò per la prima volta "il Maharal" - rabbino e grande maestro. Lì, più tardi, e per mano di quello stesso uomo così misterioso e magnetico, e sotto i suoi occhi pieni di stupore e paura, avvenne la straordinaria e mirabolante magia: la creazione del Golem.
Josef, questo il nome che fu dato all'automa di argilla, la figura leggendaria che liberò il popolo ebraico dalle persecuzioni e dai soprusi.
Éliette Abécassis con la suggestione delle parole e Benjamin Lacombe con le sue meravigliose illustrazioni, hanno saputo raccontare una storia intrisa di fascino e mistero, ma soprattutto di quel passato che fa parte di noi, della nostra storia, di ciò che eravamo, di ciò che il mondo stesso era, con i suoi pregiudizi, le sue convinzioni e le credenze. Una storia da conoscere, e un libro custodire come si custodiscono i segreti, i ricordi e le cose preziose.

Considerazioni:
Meraviglia è la parola che mi viene in mente quando penso a questo libro.
Meraviglia è ciò che provato il giorno in cui, a sorpresa, mi è stato recapitato, quando aprendo quel pacchetto targato Gallucci Editore mi sono ritrovata davanti agli occhi la sua meravigliosa copertina e vi ho letto scritto su, a grandi lettere dorate, "L'ombra del Golem" e "Benjamin Lacombe".
Meraviglia è ciò che ho provato sfogliandolo, sbirciando con prudenza (per evitare spoiler) - ma tanta curiosità - le stupende illustrazioni contenute al suo interno.
E la stessa meraviglia non mi ha mai abbandonato durante tutta la lettura.
Il racconto è scritto benissimo, è poetico, dolce e concreto al tempo stesso. Cattura e porta il lettore a immergersi completamente nella storia sin dalla prima pagina. Le illustrazioni creano magia, e persino la carta di queste pagine ha un profumo delizioso, che ricorderò e che, se dovessi ritrovare in altre pagine, mi riporterà con la mente a lui, a quel buffo e potente Golem e alla sua fantastica storia.

Ringrazio la Gallucci Editore per avermi omaggiato di una copia cartacea di questo libro

il mio voto per questo libro

8 commenti:

  1. Le parole "libro illustrato" hanno sempre il potere di far risuonare una corda speciale all'interno del mio cuoricino! *____*
    La storia di Zelmira, poi, sembra decisamente toccante, struggente e interessante...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo è. Lacombe offre sempre un tocco speciale ai libri che illustra, ma qui la storia oltre ad essere importante è descritta e resa con grande poesia.

      Elimina
  2. Mi avevi già convinto a "Lacombe"

    RispondiElimina
  3. Ma che meraviglia! Io adoro i libri illustrati! E leggendo la tua recensione, il libro è un po' tutto una meraviglia <3

    RispondiElimina
  4. Dopo aver letto la recensione bramo questo libro ancora di più *_*

    RispondiElimina

♥ Dimmi la tua ♥
Accetto volentieri saluti e commenti relativi all'argomento del post. Evitate i commenti volti esclusivamente a pubblicizzare i vostri blog. Grazie!