mercoledì 7 marzo 2018

Recensione: “Atlante leggendario delle strade d’Islanda” a cura di Jón R. Hjálmarsson

Titolo: Atlante leggendario delle strade d’Islanda
Autore: Jón R. Hjálmarsson
Editore: Iperborea
Data di pubblicazione: Giugno 2017
Pagine: 252
Prezzo: 16,00 €


Trama:
Tra le ricchezze letterarie dell’Islanda c’è un patrimonio di miti e leggende tramandato attraverso i secoli che è tutt’oggi una presenza viva nell’immaginario popolare. Questo anche perché in nessun altro posto come in Islanda le storie sono inscindibili dal paesaggio, nascono da una natura “vivente” e misteriosa, che non ha tardato a popolarsi di troll, elfi, spettri, eroi e stregoni. Ogni angolo del paese ha ispirato le sue leggende, da cui spesso derivano gli stessi toponimi, e ogni leggenda può essere mappata geograficamente.
L’Atlante leggendario delle strade d’Islanda ci guida in un viaggio attraverso l’isola, raccontando le leggende più memorabili di ogni luogo, dalle località più famose agli angoli più remoti e inesplorati. 

Recensione:
Se state programmando un viaggio in giro per l’Islanda o volete solo concedervi di attraversarla con la fantasia, questo è il libro che assolutamente non può mancare nella vostra libreria.
Avevo già avuto modo di leggere e recensire “Fiabe islandesi” in cui più o meno vengono narrate storie e leggende simili a quelle presenti in questo volume, però la lettura de “L’atlante leggendario delle strade dell’Islanda” è senza dubbio un’esperienza più coinvolgente e interessante.
L’idea dalla quale il libro stesso nasce è vincente. Immaginare di percorrere la statale n.1 che attraversa l’intera regione e scoprire i luoghi più speciali e le misteriose leggende ad essi legati. 
Un vero e proprio viaggio che parte dall’Islanda Occidentale, ci porta poi per i Fiordi Occidentali, fino a percorrere l’Islanda Settentrionale, l’Islanda Orientale, quella Meridionale, fino all’Islanda Centrale.
Barnafoss - Cascata dei bambini
Le pagine ci guidano attraverso la scoperta di miti e leggende, le stesse che hanno dato il nome e fatto la storia dei suoi paesaggi più noti, e in cui sono tutt’ora alimentate superstizioni e credenze che hanno reso questi territori mete turistiche da non perdere.
Immaginate quindi di compiere questo viaggio avendo la piena consapevolezza della storia del posto che state visitando, conoscere l’origine di ciò che vedete, il perché del suo nome, ciò che vi è stato in passato e le tradizioni che ancora vigono in onore di tali miti. Come viene spiegata la presenza di quella strana roccia a forma di mucca in mezzo al mare, o come viene giustificata la bislacca conformazione del terreno, o di un grosso taglio sulla parete di una montagna...
Come le leggende sono diventate vera e propria storia.
Ásbyrgi canyon
Dalla straordinaria vicenda del fiordo della balena, a quella tragica e struggente che dà il nome alla “cascata dei bambini”; dalla mitologica leggenda del gigantesco cavallo di Odino che con un’impronta del suo zoccolo creò il canyon di Ásbyrgi, a quella misteriosa della verde valle nascosta tra i ghiacciai, dove l’ufficiale Torfi Jónsson si rifugiò con la sua gente per sfuggire alla peste. 
Un libro affascinante, ricco di saggezza popolare, esperienze soprannaturali, mistero e magia.
Accompagnato da pratiche mappe e illustrazioni, l’Atlante è suddiviso in sei zone geografiche in esse ogni leggenda è preceduta da un’introduzione che la localizza e ne spiega l’origine oltre a dare una descrizione del panorama circostante e curiosi cenni storici e culturali sulla regione.
Unica “pecca”, se così si può definire (e se proprio ne devo trovare una), sta nella mancanza di immagini fotografiche dei luoghi narrati. Non dico fossero necessarie, ma non nego che mi sarebbe piaciuto vederli con gli occhi e non solo con l’immaginazione. Ma questo non è certamente né un difetto né un problema, ma dato che ci sono vi consiglio di leggerlo avendo sempre Google a portata di mano, vi assicuro che vi servirà perché questi luoghi vi incuriosiranno così tanto che vorrete vederli... e se proprio non si può partire e farlo dal vivo, non ci resta che fare così :)

Ringrazio la casa editrice Iperborea per avermi fornito una copia cartacea di questo libro

il mio voto per questo libro 

1 commento:

  1. Oddio...devo assolutamente leggerlo *_*

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